Passaggi terapeutici nel film Rocketman sulla vita di Elton Jhon

L’abbraccio che cura il sé bambino

Il film Rocketman è una rappresentazione intensa e anche drammatica della vita di Elton John: un parallelo tra la brillante carriera artistica e di successo sul palco e la infelice tormentata vita nel privato.

Il focus si incentra sull’infanzia del protagonista segnata dal rapporto con due genitori, in particolare il padre, anaffettivi, distaccati e incapaci di dare riconoscimento ai bisogni del bambino.

La scena iniziale del film mostra il personaggio all’inizio del percorso di terapia in cui dichiara le sue problematiche dovute alla dipendenza da alcol, abuso di sostanze, shopping compulsivo, dipendenza sessuale, bulimia, discontrollo della rabbia.

Il film è molto bello e va visto, non raccontato! Mi piace però evidenziare un passaggio particolare che nel film segnerà la rinascita del protagonista, dopo una lunga fase di vita dedita all’uso di sostanze e a condotte autodistruttive mosse dal rifiuto di sé, di quell’identità rappresentata dal bambino che non ha ricevuto amore.

Nella stanza di terapia attraverso un lavoro immaginifico il protagonista adulto incontrerà il sé bambino e riuscirà ad abbracciarlo, sancendo così un passaggio terapeutico fondamentale che permetterà al bambino di trovare finalmente l’amore e l’accettazione che non aveva avuto in passato.



Questo abbraccio, che in psicoterapia permette l’integrazione tra due parti del sé spesso dissociate e in conflitto tra loro, rappresenta nel film il momento della svolta, la possibilità da parte del protagonista di ripartire dall’accettazione di sé, della propria identità più autentica per portare una forma di guarigione e realizzare l’amore nella propria vita.

La visione è assolutamente consigliata!

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